Revere

Dall'età del bronzo i dintorni di Revere erano abitati e molte sono le testimonianze che la raccontano in epoca romana, ma la più antica citazione che la riguarda, si trova in una carta dell'818 che menziona ``in curte domini regis in Refere``.

La storia

Nel 1001 Matilde di Canossa, ardente sostenitrice del Papato, devolve alla chiesa e quindi al Vescovo di Mantova, le terre reveresi di sua proprietà.
Fortificata da modenesi e reggiani a difesa delle rive del Po dagli attacchi dei mantovani, Revere fu espugnata da questi nel 1125, sino al 1332 quando passò a far parte dei territori dei Gonzaga.
Per la sua posizione enormemente strategica, fu teatro di numerosi scontri e guerre, aspramente contesa, dal settecento all'ottocento, dai francesi di Napoleone e gli Austriaci.
Protagonista nel 1800 dei moti risorgimentali (il suo parroco, Don Bartolomeo Grazioli, è annoverato tra i Martiri di Belfiore), rimase parte del Lombardo-Veneto, con Vienna capitale dopo la sconfitta di Napoleone, sino al passaggio al Regno d’Italia, nel 1866.
Nello scorso secolo, durante la seconda guerra mondiale, il suo territorio subì numerosi bombardamenti aerei da parte delle forze angloamericane.

Tra i suoi siti di maggiore interesse si ricordano la Chiesa della Beata Vergine Maria, attribuita a Giovanni Maria Borsotto, valorizzata da affreschi di Giuseppe Milani da Parma e pale d’altare di Giuseppe Bazzani, il Palazzo Ducale, realizzato tra il 1450 e il 1460 da Luca Fancelli, al cui interno è allestito il “Museo del Po” e il Mulino natante, ricostruzione funzionante di un mulino presente sulle sponde del Po di Revere fino al ‘900.

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