Pieve di Coriano

Nata sulla riva destra del Po, già all’inizio dell’anno mille, tra i documenti nella Diocesi di Reggio Emilia, viene menzionata come la Pieve di Revere. Nei documenti quattro, cinquecenteschi, durante il ducato Gonzaghesco fu sede del podestà.

La storia

La famiglia Gonzaga provvide a commissionare opere di bonifica e di idraulica sui terreni paludosi quali erano nel destra Po e Pieve ne seguì le vicende.
Nel 1627 incominciava per Mantova e l’oltre Po un periodo di paure e miseria, a causa dei Lanzichenecchi, che occuparono prima Ostiglia e poi Revere e le sue Frazioni tra cui Pieve e se non bastasse per il terribile morbo della peste. Nel 1700 un’altra sanguinosa guerra di successione tra la Francia con Spagna, Piemonte e Gonzaga Nevers, e gli imperiali con Austria, Prussica, Inghilterra Olanda e i Savoia, pose fine ufficialmente all’era Gonzaghesca.
Nel 1714 l’Austria vincitrice ottenne territori a scapito della Spagna fra cui la Lombardia con Mantova aprendo il periodo di regno di Maria Teresa d’Asburgo Imperatrice d’Austria, durante il quale Mantova fu divisa in 19 circoscrizioni tra le quali Pieve. Questa riforma territoriale fini con l’entrata in scena del Generale Napoleone Bonaparte, quando nel Febbraio 1797 gli austriaci abbandonarono la città.
Questa coincise con un’ulteriore riorganizzazione territoriale e i Distretti di Revere con Pieve Poggio Rusco e Quistello vennero annessi al Dipartimento del Panaro. Dopo un periodo di guerriglie tra Francesi ed Austriaci, a seguito della pace di Miollis, il territorio mantovano venne ri-organizzato in Prefettura, tra le risultava anche Revere col suo comprensorio.
Con la sconfitta di Napoleone Bonaparte da parte degli Austriaci (1814) terminò l’occupazione Francese e con il Congresso di Vienna (1814 – 1815) l’Italia venne divisa in stati.
Revere rimase a capo del Distretto ma il suo Comune venne smembrato in Mulo (in futuro Villa Poma) Quingentole, Schivenoglia, Bonizzo in futuro frazione di Borgo Franco e Pieve.
Nasce così il Comune di Pieve.
La prima guerra d’indipendenza nel 1848 non toccò mai il territorio del basso mantovano e Pieve ne sentì solo i riflessi anche se Revere e Pieve sperimentarono la reale libertà solo a guerra finalmente conclusa.
Nel 1867 Pieve, grazie ad un Regio Decreto cambia il nome, diventando definitivamente “Pieve di Coriano”.
Tra i suoi siti di maggiore interesse storico naturalistico si ricordano la matildica Chiesa di Santa Maria Assunta, arricchita da numerosi affreschi e un altare ligneo del 1500 e la chiesa di San Martino di Regnara, unitamente al Parco Golenale lungo Po.

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